Rischi e controindicazioni Piercing e Tatuaggi all' Henne

I piercing ed i tatuaggi all' Henne', quelli non permanenti, vanno tanto di moda, soprattutto tra i giovani ma non sono privi di controindicazioni per coloro che li fanno. Il primo grido d'allarme sui rischi derivati dal piercino lo fa il Sip, società italiana di pediatria: "circa 1 persona su 3 che fa il piercing su lingua, naso e bocca va incontro a complicanze mentre a 1 su 100 capita addirittura di doversi rivolgere alle cure del pronto soccorso" ha spiegato al 67° Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria, Mauro Paradisi, specialista in dermatologia pediatrica. I rischi del piercing vanno dai sanguinamenti a infezioni, cheloidi (soprattutto sulla lingua, sulla zona attorno agli occhi e sui genitali) e nei casi più gravi persino endocardite.
Un fenomeno ancora più inquietante emerso durante il Congresso è che è iniziata la moda del piercing “fai da te”. Questo perché lo vogliono anche i giovanissimi, ma siccome per rivolgersi ai negozi autorizzati ci vogliono almeno 14 anni, o il nullaosta dei genitori tra i 14 ed 1 16 anni, i ragazzi se lo fanno da soli, anche a scuola, con aghi sterilizzati male o con graffette. Ovviamente con conseguenze ancora più preoccupanti. “Ci sono quelli che per tenerlo nascosto ai genitori continuano a metterlo e toglierlo, esponendosi addirittura ai rischi di gravi infezioni da staffilococco aureo”, fino alla endocardite batterica spiega Paradisi. I più esposti ai rischi sono soprattutto i maschi, perché "proprio in loro - dice Paradisi - la percezione dei pericoli é più bassa". E’ quindi molto importante fare opera di educazione sui rischi del piercing, a partire dalle scuole.

Rischi dei tatuanni all' Henne:
possono provocare eczemi fastidiosi e persistenti. Tanti che negli ultimi 5 anni sono aumentate le reazioni causate dai tatuaggi semi-permanenti. A dirlo è ancora una volta Mauro Paradisi, dermatologo pediatrico dell'Idi di Roma, sulle pagine della rivista della Società italiana di pediatria. «A differenza dell'hennè classico - precisa - quello usato per i tattoo contiene varie sostanze per fissare il colore, tra cui la parafenilendiamina, normalmente usata per colorare i capelli. Le norme europee fissano la concentrazione massima al 6%, mentre l'hennè per i tatuaggi ha una concentrazione superiore al 10-15%». Così può capitare che anche dalla prima volta in cui lo si fa, il tatuaggio provochi eczemi. «Non solo, - continua - c'è anche il rischio di sensibilizzazione permanente a questa sostanza, contenuta in molti altri prodotti».