Togliere tonsille o atenoidi, è necessario?

E' necessario togliere ai bambini tonsille o atenoidi? Quando farlo e perchè? Per rispondere a queste domande epidemiologi, chirurghi, otorinolaringoriati e pediatri hanno redatto un documento che sarà utile a tutte le mamme per chiarirsi le idee. Le linee guida stilate sono disponibili sul sito dell' Istituto superiore di sanità. La rimozione di tonsille e atenoidi è «particolarmente consigliata» nei bambini in cui l'ingrossamento delle stesse provoca la sindrome dell'apnea ostruttiva notturna (OSAS), disturbo respiratorio che si manifesta durante il sonno. «I bambini che ne soffrono - si legge - russano, respirano con la bocca durante il sonno, possono avere delle pause nella respirazione e, durante il giorno, sono di solito assonnati e poco concentrati sulle attività quotidiane». «Utile» togliere le tonsille se si hanno più di 5 tonsilliti l'anno da almeno un anno dopo, o se si ripetono episodi di ascessi peritonsillari. «Il medico - sottolineano gli esperti - dovrebbe decidere se fare l'intervento solo dopo altri sei mesi di osservazione». Un capitolo è dedicato alla relazione otiti-adenoidi. Quest'ultime vanno tolte se le loro dimensioni provocano almeno tre otiti medie acute in sei mesi o più di quattro volte in un anno che non passano con le normali terapie. Sì all'intervento anche per quanto riguarda l'otite media cronica secretiva in presenza di una riduzione della capacità uditiva. Nelle linee guida si spiega infine in cosa consiste l'operazione, i tempi di degenza e i rischi. Tutte regole valide sia per i grandi che per i bambini.