Fibrillazione atriale rischio doppio di decesso

La fibrillazione atriale è una malattia molto grave che raddoppia il rischio di morte, aumenta di almeno cinque volte il pericolo di essere colpiti da un ictus cerebrale e di 3 volte il rischio di insufficienza cardiaca. In Italia colpisce ogni anno circa 700mila persone, in particolare il 2,4% dei maschi e il 3,2% delle femmine. Le novità in tema di diagnosi, gestione clinica e prognosi di tutte le varianti di anomalie dell'attività elettrica fisiologica del cuore sono l'argomento sul quale si confrontano 3.000 cardiologi e ricercatori di 60 Paesi, riuniti a Venezia per il convegno «Venice Arhythmias» 2009. Il principale obiettivo è quello di favorire lo scambio di opinioni tra esperti, per individuare le strade per la ricerca del futuro. «Tema portante dell'incontro è la 'Venice Chart', documento di consenso internazionale messo dal nostro gruppo di ricerca sul ruolo dell'ablazione (una sorta di trattamento elettrico per la fibrillazione atriale mirato esattamente a disattivare la fonte delle alterazioni del ritmo) nell'approccio alle aritmie dei ventricoli e sulla fibrillazione atriale la più comune forma di aritmia in Italia e nel mondo, che colpisce soprattutto, ma non solo, gli anziani.


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