Luc Montagnier: la medicina preventiva fa vivere più a lungo

La scienza «non ha ancora trovato un modo per combattere la crescente incidenza di malattie cronico degenerative, e per capire se esse siano un'inevitabile conseguenza dell'invecchiamento della popolazione o ci sia invece una via per contrastarle. La medicina preventiva sembra essere l'unica risposta a questi quesiti». Così Luc Montagnier, premio Nobel per la Medicina nel 2008, ha aperto il congresso SFFR-Europe 'Radicali Liberi, salute e stile di vita: dal segnale cellulare alla prevenzione della malattià, organizzato dall'Università degli studi di Roma Foro Italico. Durante il suo intervento 'Stress ossidativo nella medicina preventivà, Montagnier ha sottolineato l'enorme rilevanza delle malattie come il cancro, l'artereosclerosi, le malattie cardiovascolari, l'Alzheimer e l'incapacità della scienza di capire se ci sia una via per contrastarle e vivere in stato di salute fino ai limiti geneticamente imposti dalla nostra specie. «Io credo che questo sia possibile - ha detto il premio Nobel - se il concetto di medicina preventiva entra nelle nostre menti e se noi agiamo di conseguenza». Ma per essere efficace la medicina preventiva si deve basare su una ricerca che individui le radici delle malattie croniche. Ebbene, lo stress ossidativo sembra essere il comune denominatore che somma i fattori genetici, ambientali e legati allo stile di vita, ed è strettamente connesso all'ambito delle disfunzioni del sistema immunitario. Le due linee di ricerca dovrebbero portare alla soluzione: ristabilire un normale equilibrio tra fattori ossidanti e antiossidanti, e cercare di ridurre le infezioni croniche sostenute da microorganismi. Come fare? «Attraverso la prevenzione, che passa attraverso la diagnostica precoce e soprattutto attraverso un'alimentazione sana e uno stile di vita moderato», ha concluso Montagnier.