Un nuovo anticorpo per combattere i linfomi

Dal 2013 sarà disponibile un'arma in piu' per combattere il linfoma, il tumore maligno che attacca il sistema linfatico e di cui soffrono piu' di 1 milione di persone al mondo. Si tratta di un nuovo anticorpo monoclonale di terza generazione che ha tre caratteristiche che lo differenziano da quelli delle generazioni precedenti: è glico-ingegnerizzato, il suo sito di attacco al recettore CD20 è diverso da quello a cui si lega il rituximab, e il suo meccanismo di azione di basa su una rilevante attività pro-apoptotica. Nell' attesa l'importante è "diffondere la conoscenza in modo che il malato abbia la consapevolezza di avere una malatia spesso guaribile quasi sempre curabile", dice il professor Franco Mandelli, presidente dell'Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma (Aim). "Fra i bambini siamo riusciti a raggiungere l'85% di guaribilità, ma non basta. La ricerca deve continuare perchè già ora abbiamo nuovi farmaci intelligenti, che, colpendo in modo mirato solo le cellule tumorali - aggiunge il professore - sono meno debilitanti per il paziente, sono meno tossici e più potenti". Come conferma anche Maurizio Martelli, ricercatore del Dipartimento di Ematologia all'Universita di Roma La Sapienza: "il solo anticorpo non sostituisce la chemioterapia, ma la sua aggiunta ha migliorato in modo significativo i risultati in termini di remissione completa della malattia e di sopravvivenza".